Forti della nostra diversità, orgogliose di come siamo e di ciò che diamo

29 marzo 2023
PERSONE

Eleonora Raffuzzi, Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone – Formazione


L’età media delle donne che lavorano in Leonardo Global Solutions è 44 anni. Significa trovarsi nel pieno di una vita da costruire: professionale, familiare e personale. Il tempo rappresenta un investimento prezioso e il come lo impieghiamo, quanto riusciamo a organizzarlo, è non solo un tema dibattuto ma ciò su cui ci fa riflettere Eleonora, che si è sempre presa cura degli altri: sul lavoro, nelle Risorse Umane e nella vita privata, conciliando gli impegni come una equilibrista.


Eleonora, che conclude la Rubrica “Marzo racconta le donne LGS”, ci ricorda le tante donne che lavorano dividendosi tra i differenti ruoli che scelgono di agire, affrontando la fatica quotidiana dei propri sogni, senza rinunciare alla solidarietà, alla gentilezza e al coraggio.

Qual è stato il tuo percorso di studi e quali sono state le competenze che ancora oggi porti con te?

​​​​​​​Ho preso il Diploma di Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere, un indirizzo scolastico che poi non si è rivelato sicuramente il più congeniale per il mio carattere. Negli anni dell’adolescenza, ho avuto però modo di viaggiare molto, di allargare le mie conoscenze e, soprattutto, i miei orizzonti. Viaggiare è un modo per conoscere luoghi e usanze differenti e, in questa interazione, anche sé stessi.
Ho affinato la mia capacità analitica, la precisione e la propensione a risolvere in modo razionale le eventuali problematiche: “brutta cosa” voler sempre avere le situazioni sotto controllo quando la flessibilità sarebbe la strategia migliore, ma ci sto lavorando.

 

     

 

Qual è stato il tuo percorso professionale fino a oggi?

Non è facile riassumere in poche righe trentacinque anni di lavoro: sicuramente un percorso in salita, accompagnato da crisi e rinascite aziendali. Ricordo ancora il momento in cui uno dei miei ex responsabili mi diede fiducia, riconoscendo le mie capacità, e mi offrì l’opportunità di occuparmi di Risorse Umane. Infatti, ho iniziato come segretaria di direzione e sono successivamente approdata nella famiglia delle Risorse Umane, Organizzazione e Servizi alle Persone e, oggi, mi occupo della Formazione in Leonardo Global Solutions, di qualsiasi tipologia: Tecnica Specialistica, Normativa e Linguistica. Dall’analisi dei fabbisogni e progettazione dell’attività formativa, all’attuazione dell'intervento e alla valutazione dei risultati. Si tratta di un processo in cui è necessario possedere una visione aziendale ampia e rivolta al futuro e mettere in pratica la capacità di analizzare i bisogni delle persone in LGS per poi progettare interventi formativi efficaci.
Mi piace molto il contatto con i colleghi, il prendermi cura delle loro necessità e, soprattutto, fare la differenza nel risolvere le eventuali situazioni problematiche, usando la mia attitudine alla precisione e all’organizzazione.

Cosa pensi sia importante affinché possa esistere un bilanciamento fra la vita professionale e quella privata?

Una flessibilità oraria e, come già attuato in molte aziende, soprattutto all’estero, la settimana corta dal lunedì al giovedì. Si parla tanto di benessere delle persone in azienda e avere del tempo che non sia focalizzato al solo lavoro, ma speso per organizzare senza stress la vita familiare, i figli così come i genitori anziani, ad esempio, o per seguire le proprie passioni, può portare un vantaggio nella vita lavorativa. Una maggiore soddisfazione, con tanto tempo da dedicare a sé stessi, permette di ricaricare le energie psicologiche e fisiche che impegniamo tutti i giorni per la nostra professione: siamo lavoratori, è vero, ma anche, nel mio caso, madri, figlie, sorelle, appassionate di yoga, di passeggiate e di tempo libero con gli amici.

Cosa significa per te la giornata internazionale della donna?

L’8 marzo dovrebbe essere un momento di riflessione e di bilanci su quello che si è fatto e quello che si potrà fare in futuro per la parità di genere. Una giornata sicuramente significativa, in questa prospettiva, ma non abbastanza. Ultimamente sto leggendo storie di diverse donne rivoluzionarie e straordinarie, soprattutto in epoche in cui era impensabile il solo poter immaginare di essere indipendenti: donne intelligenti coraggiose e fuori dagli schemi sociali, che rappresentano un esempio per tutte noi.
Questa giornata, inoltre, dovrebbe farci soffermare sull’importanza di una maggiore solidarietà fra donne, che dovremmo promuovere maggiormente. Spesso, infatti, siamo noi stesse le prime che non riconosciamo nelle altre i meriti conquistati e ci boicottiamo l’una con l’altra, con risultati non poco disastrosi.

Quale pensi sia la sfida più grande per una donna oggi rispetto al passato?

Raggiungere i propri obiettivi senza cercare di assomigliare a un uomo, ma rispettando sé stesse come donne, con tutte le caratteristiche positive e negative che ci contraddistinguono. La diversità è un elemento prezioso.
È necessario un cambiamento culturale, fin dalle scuole, che comprenda anche una “formazione sentimentale” nei rapporti uomo - donna. Rispetto e non prevaricazione sono le basi da insegnare alle nuove generazioni e non solo.

Fra tutti gli stereotipi ce n’è uno con cui ti sei trovata a fare i conti nel corso della tua carriera?

A parità di qualifica richiedere le fotocopie e il servizio caffè (consuetudine da abolire e veramente squalificante in un ufficio) ovviamente solo alle donne, evidentemente considerate più “portate” per certe mansioni.

Cosa sognavi da bambina e cosa le diresti oggi?

Da bambina sognavo mestieri fantasiosi e colorati. Crescendo avrei voluto intraprendere la professione della logopedista, aiutare bambini e adulti nella riabilitazione e nell’educazione di tutte quelle patologie che provocano disturbi del linguaggio e della parola. Magari in un’altra vita.
Le vorrei dire comunque che è stata brava nel tempo a imparare a lasciare andare, a non giudicare e criticare gli altri (purtroppo uno sport diffusissimo) e ad accettare le persone per quello che ti possono dare con i loro limiti e difetti.

 

 ​​​​​​​

Quali consigli daresti alla prossima generazione di professioniste?

Non mi sento di dare consigli. Ho una figlia di quasi sedici anni e mi piacciono le ragazze di oggi, preparate e grintose, aperte mentalmente a qualsiasi futuro le aspetta: forse dovrei imparare io da loro. In questo ultimo secolo abbiamo fatto passi da gigante in ambito scientifico e tecnologico, realizzando progressi meravigliosi. Eppure, sembra quasi che non riusciamo a procedere con la stessa velocità in campo culturale, sociale, nei rapporti con gli altri, nel rispetto tra i popoli e per l’ambiente.
In molti Paesi dove i diritti sono negati, sono state (e sono) le donne a riempire le piazze, a denunciare e far sentire la propria voce. Auguro a tutte le donne di non perdere mai la consapevolezza di ciò che le circonda e tanto coraggio per costruire un mondo migliore, di rispetto e di diritti.

Non fiori ma?
Parità salariale tra uomini e donne … solo per cominciare!