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Giovanni Trotto: "Attenti ai temi della sostenibilità quale elemento del proprio essere"

​​​​​​​Responsabile della UO Politiche Ambientali e di Prevenzione dei Rischi

Chi decide di lavorare nel suo ambito quali competenze dovrebbe avere?


Chi si occupa di tutela e gestione ambientale, oltre a possedere le skill tecnico-scientifiche necessarie dovrebbe essere un po’ idealista, saper attuare localmente guardando globalmente (acting locally, looking globally), essere dotato di buone capacità comunicative e relazionali e, infine, essere attento ai temi della sostenibilità quale elemento del proprio essere operando prima nel privato e poi professionalmente.

 

Quanto è importante il tema ambientale in ambito aziendale?


Nella prefazione dell’Environmental Blue Book, il primo libro sulle attività ambientali della Leonardo Global Solutions (LGS), che ho avuto modo di curare qualche anno fa, ho scritto che la tutela e la sostenibilità ambientale non possono essere separate dal business e dalle sue strategie e dal contesto geografico e sociale in cui questo si performa. Nell’ambito delle attività di LGS questo aspetto è ancora più rilevante e significativo per il mantenimento del valore, per esempio degli immobili, e la creazione di valore futuro, come pure per l’offerta e la fornitura di servizi a zero impatto o a basso impatto ambientale.
Inoltre, dalla stesura all’ implementazione del piano di sostenibilità di Leonardo, LGS ha avuto, e continuerà ad avere, un ruolo importante soprattutto per gli aspetti ambientali: acque, ciclo idrico, rifiuti, energia.
In materia ambientale tre oggi sono i pilastri della buona gestione sostenibile a cui stiamo lavorando:


•    interrompere la “consuetudine del sono a norma” e quindi non concentrarsi più solo sugli aspetti di mera compliance normativa, ma guardare oltre: affrontare i temi della prevenzione dei rischi e della precauzione, fino a delineare approcci e modelli gestionali innovativi, non in assoluto, ma certamente innovativi per il nostro contesto;


•    avviare percorsi di sostenibilità ambientale includendo tutti i soggetti che gestiscono e partecipano a progetti e attività aziendali e non, inclusi chiaramente i fornitori e i clienti;


•    modulare in maniera dinamica e proattiva, rispetto al contesto aziendale, locale, nazionale e mondiale, obiettivi e traguardi ambientali ed i relativi effort di risorse umane ed economiche.

 

         


LGS possiede criteri ambientali nella selezione dei fornitori?


Per i fornitori che intendono collaborare con LGS sono previsti impegni precisi: il pieno rispetto delle leggi e delle norme ambientali applicabili, il possesso di certificazioni, l’esistenza di piani di miglioramento ambientale. Tali requisiti sono oggetto di verifica puntuale già prima dell’assegnazione dell’incarico. Inoltre, particolare attenzione viene posta nei processi di selezione dei fornitori di servizi che, per loro natura o per attività che svolgono, possono generare impatti ambientali significativi (es. servizi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti). In questi casi il possesso di titoli specifici, comprovate competenze e il possesso della certificazione ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale, rappresentano non un elemento qualificante o premiante, ma un requisito necessario di accesso e partecipazione alle gare.


Un messaggio da condividere?


Se volete capirne di più leggete: “Primavera silenziosa”, di Rachel Carson o “I limiti dello sviluppo” (Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers, William W. Behrens III) del 1972 , entrambi “profetici” rispetto a quanto oggi stiamo vivendo. Il secondo, in particolare, riguardo all’indicazione di percorsi praticabili per la stabilità ambientale, ecologica ed economica. Dopo aver letto i libri sarete voi i portatori di messaggi ambientali positivi.