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Alessandro Ocera: "Visione e interpretazione dei segnali del mercato per un procurement sostenibile e innovativo"

Direttore Procurement, Supply Chain & Digital Services (PSCD)

Come si è modificato il mondo del procurement in Leonardo Global Solutions (LGS) e in che modo avete gestito il cambiamento?

​​​​​In azienda, negli ultimi anni, il nostro mondo è stato interessato da un profondo processo di evoluzione e cambiamento sia in termini di attività, volumi gestiti e strumenti, sia per quanto riguarda persone, scenari e stakeholders serviti. Abbiamo sostenuto, a ritmo costante, il processo di centralizzazione acquisti per le categorie no core e core trasversali, diventando uno degli uffici di approvvigionamento più rilevanti del Gruppo Leonardo a supporto del business, in Italia e all’estero, e promuovendo la standardizzazione, l’etica, il rispetto delle regole e delle persone così come la sostenibilità e l’innovazione nel procurement.
Per ottenere questi risultati si è puntato, fin da subito, sull’arricchimento e sull’evoluzione delle caratteristiche distintive delle persone. Infatti, con un portafoglio di competenze richieste, sempre più ampie e variegate, disporre di buone capacità tecnico-negoziali non è di per sé più sufficiente. Per gestire il cambiamento si è investito su altri fattori abilitanti al successo, come la capacità di risposta e di adattamento, l'efficienza nella gestione degli stakeholder e la comunicazione efficace, la gestione delle situazioni di conflitto e dei profili di rischio.

Un procurement sostenibile e innovativo: come si realizza in LGS?

Viene richiesta abilità di visione e capacità di interpretare l’impatto dei segnali provenienti dal mercato, sempre in rapida evoluzione, e dal contesto in cui si opera. Nel nostro mercato di riferimento, la sensibilità ai temi della sostenibilità non si limita alla valorizzazione di comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale, ma include anche i valori relativi alle ricadute sociali ed economiche del business, come il rispetto delle condizioni dei lavoratori della supply chain o la capacità di far prosperare i territori interessati dalle attività del procurement.
Per rispondere reattivamente ai cambiamenti, LGS è alla continua ricerca di soluzioni innovative per migliorare il servizio offerto, arricchendo al contempo il bagaglio di competenze delle persone. Abbiamo implementato processi 100% paperless, avviato la sperimentazione di primi strumenti di Intelligenza Artificiale (IA) e potenziato strumenti digitali, in grado di offrire efficienza e trasparenza nei flussi di procurement: per esempio, introducendo all’interno di ciascun team acquisti dei buyer robotici basati su tecnologia Robotic Process Automation (RPA), che svolgono le attività più ripetitive consentendo alle persone di dedicarsi ad attività professionalizzanti, a più alto valore aggiunto.

 

               

 

Partnership con i fornitori, come sta evolvendo il rapporto?

La costruzione di partnership con i fornitori è sempre più uno strumento di reciproco potenziamento competitivo. L’evoluzione del rapporto di fornitura in rapporto di partnership necessita di un equilibrio tra prestazione e controprestazione, tra opportunità e rischi condivisi, oltre alla scelta consapevole di un percorso di lungo periodo. Infatti, selezioniamo i nostri partner tenendo conto del profilo qualitativo, del livello di servizio, della competitività, della credibilità e della comunanza di valori, con l’obiettivo di sviluppare un percorso di stabile e reciproca soddisfazione di lungo termine.

Quali sono le competenze imprescindibili per il suo ruolo e come le ha raggiunte?

Capacità negoziali spiccate e doti relazionali sono molto utili, ma non sufficienti e vanno accompagnate dall’integrità professionale, dall’assertività, dalla capacità di essere credibili e autorevoli oltre che da una buona conoscenza delle tecnologie e del mercato di riferimento. La tenuta nel ruolo passa anche dalla capacità di cogliere in anticipo i segnali macroeconomici del settore, e dalla comprensione dell’impatto che gli stessi possono avere sulle performance dell’organizzazione.
Competenza imprescindibile è l’abilità di far crescere costantemente la squadra sviluppandone i punti di forza, promuovendone i comportamenti migliori e le eccellenze. Dirimente è infine la capacità di coinvolgere e di persuadere senza necessariamente imporre. Ho avuto personalmente la fortuna di sviluppare buona parte delle competenze necessarie nel corso del mio percorso lavorativo e l’opportunità di allenarle ogni giorno, anche grazie al confronto con una gamma eterogenea di interlocutori e con una squadra di grandi professionisti.

Un messaggio da condividere?

Comportarsi come se l’azienda fosse la propria, facendo squadra attraverso l’esempio.